Presso la Casa di spiritualità dei Padri Passionisti di Mascalucia, da venerdì 28 a domenica 30 luglio 2023, si è svolto il campo estivo diocesano, organizzato dal Settore Adulti. Importante il tema del campo: “Comunicare con umiltà e parresia per generare vite a contatto”.
Tre giorni intensi di studio, di spiritualità, di preghiera, di confronto su due temi di significativa importanza: la comunicazione e la generatività. Gli adulti, provenienti da tutto il territorio diocesano, sono stati accolti dai Vice Presidenti Carla Buda e Sergio Visconti, dall’Assistente ecclesiastico, don Enzo Maestri e dall’equipe diocesana che con i due V. Presidenti collabora per la organizzazione delle attività di settore.
“Il campo estivo (chiamato anche campo scuola)”, così come hanno avuto modo di dire i due V. Presidenti nel presentare il contenuto del campo, “è uno dei momenti più importanti, una delle esperienze più significative della vita formativa e di relazione della nostra associazione….è luogo di incontro scelto e vissuto per dare senso di pienezza a quanto è stato realizzato nel corso dell’anno associativo trascorso, e prospettiva di impegno rinnovato in vista dell’anno associativo che si apre”.
E realmente i numerosi partecipanti al campo hanno avuto modo di fare una esperienza associativa densa di senso perché ricca di contenuti che hanno permesso di coinvolgere tutti, dal Presidente diocesano al socio di più recente adesione all’AC. Il tema del campo “Comunicare con umiltà e parresia per generare vite a contatto” ha permesso di capire quanto sia importante saper comunicare a livello intra-associativo, saper comunicare l’Azione Cattolica dentro la comunità ecclesiale (parrocchiale e diocesana) e dentro la comunità civile.
L’ispirazione del tema del campo ha avuto origine duplice perché è nata e ha preso forma da due suggestioni: il messaggio di Papa Francesco in occasione della 52° Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “Parlare con il cuore”; la proposta di formazione per gruppi adulti per l’anno associativo 2024 “Vite a contatto”. “Ecco saper parlare con il cuore”, hanno concluso Carla Buda e Sergio Visconti, “comunicare con umiltà e franchezza veramente genera vite a contatto: vite che sanno stare insieme perché comprendono che c’è una “unità dei distinti” che non può mai essere separatezza, una convivialità delle differenze che non può mai essere chiusura”.
Il programma del campo si è svolto attraverso una articolata proposta che ha visto la presenza di personalità sia associative che esterne all’AC. È stata Dalila Ardito, Incaricata regionale del SA, a aprire le varie “sessioni” di riflessione a tema. Quindi, si sono succeduti, offrendo spunti di riflessione su temi che richiamavano il contenuto del testo di formazione del SA “Vite a contatto”, don Vito Impellizzeri, Direttore ISSR della Facoltà teologica di Sicilia, e don Samuele La Delfa, teologo moralista (sul tema: “Parole, carne e comunicazione”); Marco Pappalardo, docente liceo classico “Majorana” di Caltagirone (sul tema: “Formazione e (è) comunicazione”); Alfio Bonanno, docente dell’ Università degli Studi di Catania (sul tema: “Comunicazione e web: la sfida dell’Intelligenza artificiale”); Alessandra Currò e Giuseppe De Domenico, responsabili diocesani dell’Area Famiglia e Vita (sul tema: “Comunicare in famiglia: incontro tra generazioni a contatto”); Maria Chillè, membro della equipe diocesana del SA (presentazione del testo adulti “Vite a contatto”).
Con l’intervento di sintesi dei V. Presidenti diocesani e la celebrazione della S. Messa, presieduta da don Enzo Maestri, si è conclusa una esperienza che ha lasciato il segno nel cuore di molti.